La musica oltre di Chiara Sasso è il resoconto di una grande e compiuta esperienza culturale e transculturale a Palermo: la creazione di un’orchestra composta da giovani musicisti giunti da migranti nel capoluogo siciliano, riuniti dal Conservatorio Scarlatti di Palermo, e accostati l’uno all’altro dal talento, dalla perseveranza e dalla voglia di realizzare quello che inizialmente sembrava a tutti gli effetti un sogno.
Una inchiesta fatta per il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo, già conosciuto come Conservatorio Vincenzo Bellini, uno dei più antichi d’Italia avendo festeggiato i 400 anni di storia. Il Conservatorio ha deciso di aprirsi ai ragazzi migranti che affollano le strade di Palermo (da una idea del presidente Gandolfo Librizzi), da Ballarò e d’intorni, spesso suonando strumenti musicali con una grande facilità.
Nel libro viene raccontato le difficoltà nel rompere pregiudizi e paure sia dalla parte dei docenti del conservatorio e sia dalla parte degli stessi immigrati poco abituati alle regole, a rispettare orari o semplicemente ad usare il budget per entrare. La prima occasione è stata uno spettacolo teatrale messo in scena nell’importante teatro Massimo di Palermo alla presenza dei reali del Belgio: Sahel, un’opera di Wasis Diop con la regia di Massimo Lucone.
Da questa prima collaborazione fra il Conservatorio e il Teatro Massimo ne sono scaturite molte idee e la voglia di continuare questa ricerca musicale. Sono stati individuati i ragazzi negli Sprar di Palermo e in alcune grosse comunità di maliani e del Ghana, Senegal ecc.
Il libro racconta il percorso che ha avvicinato questi giovani musicisti fino ad arrivare nelle austere aule del Conservatorio a seguire dei corsi inaugurati appositamente per loro come il corso delle percussioni.
